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                          SAGGEZZA
                        
 
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saggézza – L’essere saggio; capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizî, moderazione nei desiderî, equilibrio e prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire, come dote che deriva dall’esperienza, dalla meditazione sulle cose, e che riguarda soprattutto il comportamento morale e in genere l’attività pratica.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          SCARTO
                        
 
                        - 
                                            
                          
scarto [der. di scartare] Di poco valore, di qualità scadente: roba, merce scarta. Lo scartare, cioè il rifiutare, l’eliminare qualcosa dopo una scelta. Cosa o insieme di cose di scarso valore, di qualità inferiore. Spostamento laterale brusco e improvviso, deviazione da un tracciato, da un percorso definito. Differenza, distacco esprimibile in valori numerici.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          SCINTILLA
                        
 
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scintilla - Particella minutissima incandescente che si distacca dalla selce o da altre pietre o metalli percossi o sfregati con energia, e che si spegne rapidamente. In fisica, fenomeno luminoso che accompagna la scarica elettrica in un dielettrico; nell’aria, si presenta come una linea brillante, spesso tortuosa, di colore bianco azzurrognolo. In fisica delle particelle elementari, contatore o camera a sc., rivelatore visualizzante costituito da due elettrodi paralleli tra cui è racchiuso un gas inerte. Sprazzo, illuminazione improvvisa delle facoltà intellettive o creative dell’ingegno: la scintilla del genio, dell’ispirazione poetica. 
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                                                  OLTREPASSARE
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
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                          Siamo parole in carne e ossa
                        
 
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Quando, con le nostre voci o con il nostro silenzio parliamo, ci scopriamo composti di parole che si incarnano in ogni ruga che attraversa i nostri sguardi, in ogni arricciatura che le nostre labbra prendono e in ogni gesto che, partendo da un dentro turbolento e complesso, si dirige sempre verso un esterno dove quel disordine sembra rispecchiarsi, come causa o conseguenza. 
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          Solitudine 🍒 🍒
                        
 
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solitùdine s. f. [dal lat. solitudo -dĭnis, der. di solus «solo»]. – 1. La condizione, lo stato di chi è solo, come situazione passeggera o duratura; anche, condizione di chi vive solo, dal punto di vista materiale, affettivo e sim. 2. Luogo solitario, disabitato. (Estratto dall’Enciclopedia Treccani)
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          Straniero
                        
 
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stranièro agg. e s. m. (f. -a) [der. del lat. extraneus «estraneo, esterno»; cfr. il fr. ant. estrangier, der. di estrange «estraneo»]. – 1. a. Di altri paesi, di altre nazioni: emigrare, andare esule in terra s.; imparare una lingua s., le lingue s.; avere una pronuncia s.; parlare con accento s.; usi, costumi s.; respingere ogni ingerenza s.; un popolo s., i popoli stranieri. In partic., riferito a persona, che appartiene per cittadinanza a uno stato estero, ma che gode dei diritti civili attribuiti ai cittadini dello stato, a condizione di reciprocità e nell’osservanza di norme contenute in leggi speciali: i turisti s. in Italia; frequentissimo in questo sign. come sost.: i diritti degli s.; la condizione giuridica dello s.; università per stranieri. Per estens., appartenente a cittadini stranieri: beni s. in Italia; formato di elementi stranieri: la legione s. (v. legione, nel sign. 3). b. Con connotazione ostile, alludendo a popolazioni nemiche o comunque avverse e odiate: eserciti s.; l’invasione, l’occupazione s.; languire sotto il dominio s.; anche come sost.: essere soggetti agli s., oppressi dagli s.; spesso al sing. con valore collettivo: combattere lo s., cacciare lo s.; allearsi con lo s., passare allo straniero. 2. agg., letter. Estraneo: sentirsi s. in patria, in casa propria; Giovani madri che a s. latte Non concedean gl’infanti (Foscolo); quando la terra Mi fia s. valle, e dal mio sguardo Fuggirà l’avvenir (Leopardi). Meno com., strano: l’aria intorno avea di Sogni piena Di varie forme e stranier portamenti (Poliziano).        
                          
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                          STUPIDITA'
                        
 
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stupidità s. f. [dal lat. stupidĭtas -atis, der. di stupĭdus «stupido»]. – 1. letter. Stato di torpore, insensibilità o sbalordimento, causato da condizioni fisiche o morali: [il succo del papavero] Lene serpendo per le membra, acqueti A te gli spirti, e ne la mente induca Lieta stupidità (Parini). 2. Lo stesso, e più com., che stupidaggine, per indicare scarsità o mancanza d’intelligenza: ha dato prova di grande s.; la s. degli altri mi affascina, ma preferisco la mia (Ennio Flaiano); la s. di un discorso; ma meno com. con sign. concreto, cioè detto, azione, comportamento non intelligente: dire, fare una s.; è stata una s. non accettare l’incarico.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          UTOPIA [1]
                        
 
                        - 
                                            
                          
utopia - Formulazione di un assetto politico, sociale, religioso che non trova riscontro nella realtà ma che viene proposto come ideale e come modello; il termine è talvolta assunto con valore fortemente limitativo (modello non realizzabile, astratto), altre volte invece se ne sottolinea la forza critica verso situazioni esistenti e la positiva capacità di orientare forme di rinnovamento sociale. (treccani)
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          VIRTU' E GRANDEZZA
                        
 
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virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) - [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», derivazione di vir «uomo»; il significato moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – Disposizione naturale a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, fuori da ogni considerazione di premio o castigo. Facoltà, capacità, potenza, soprattutto con riferimento a singole facoltà psichiche e intellettuali.
grandézza [der. di grande] - In senso morale, elevatezza, magnanimità: grandezza d’animo; in tutte quelle circostanze ha rivelato vera grandezza; carattere, spirito, comportamento privo di grandezza.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          VITA
                        
 
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vita s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione e complessità, e di cui la cellula è considerata unità fondamentale; in essi, un numero elevato di sottosistemi, o organi diversi, concorrono funzionalmente a costituire un tutto unico, per cui si parla di individuo vivente o organismo (e i sistemi viventi formano il mondo organico), che dà luogo a capacità di crescita, sviluppo e movimento autonomo, di autoregolazione, di metabolizzazione, di adattabilità, di reattività e, soprattutto, di riproduzione, agamica o per mezzo di particolari cellule sessuali (gameti). Constatata come proprietà di un numero enorme di specie, è stata ricondotta a un principio unitario dalla teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
                          
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