L’epidemia da Coronavirus, la sua durata e astuta resilienza hanno evidenziato la fragilità di un genere umano ibridato dalla tecnologia ma pur sempre vulnerabile nelle sue interazioni con il mondo e la natura. I potenti mezzi tecnologici messi in campo dalla scienza non sembrano bastare a contrastare un virus dall’elevata capacità mutagena che ci ha costretti a fare ricorso a strumenti antichi quali mascherine, igiene personale e distanziamento fisico. A poco sono servite anche le applicazioni intelligenti messe a disposizione sullo smartphone e che avrebbero dovuto facilitare l’immunità grazie al tracciamento finalizzato a una maggiore protezione.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Tabulario