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                          Dalla generazione X alla generazione 2.0
                        
 
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Ogni generazione ha avuto il suo “media” preferito, dalla radio, alla Tv in bianco e nero, alla Tv a colori, al satellite e poi al Web. Nel 2010, abbiamo assistito allo storico sorpasso del Web rispetto agli altri mezzi, questo rappresenta il segno che internet è diventato il mezzo preferito dai giovani che passano sempre meno tempo davanti alla Tv e molto più tempo connessi al mondo virtuale.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  MISCELLANEA
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
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                          Il tablet tagliente: Marco 16 anni, che cosa gli è successo? Il padre racconta.
                        
 
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Matteo, imprenditore della Brianza, impegnato politicamente, padre di Marco, ragazzo di 16 anni, mi chiama angosciato. Durante l'incontro mi racconta che la mattina precedente Marco non aveva voluto andare a scuola. Aveva insistito ma senza alcun risultato. Marco, rannicchiato su se stesso, coperto fino agli occhi con il lenzuolo, non accennava a rispondergli a nessuna domanda. 
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
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                          Incontrarsi attraverso la tecnologia
                        
 
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“Lo smartphone è un oggetto di apprendimento, un abilitatore di esperienze e uno strumento di lavoro e studio. Non è il male, non distrugge le giovani generazioni e non manda il cervello in pappa. Chi lo pensa davvero probabilmente vive con gli zoccoli, professa l’apocalisse e maledice le macchine. E’ un oggetto molto personale, privato, dove volenti o nolendi ci comprimiamo dentro le nostre vite.” 
                          
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