- 
                          
                           La rivoluzione dell’informazione
                        
 
                        - 
                                            
                          
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un libro che indaga, in un modo meravigliosamente chiaro, la natura e le strutture profonde del mondo digitale e della società dell’informazione
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Tecnobibliografia
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Filosofia e tecnologia
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La rivoluzione tecnologica è sotterranea, continua, invisibile, intelligente ( Laura Bonaguro)
                        
 
                        - 
                                            
                          
La cultura è appiattita dal business, dalla miriade di prodotti non necessari, dalla supremazia degli oggetti rispetto i servizi. La consapevolezza diffusa dell’utilizzo della tecnologia avverrà solo dopo l’accettazione di modelli e stili di vita virtuosi. Finché resteremo ancorati a uno sterile e deviato concetto di nuovo, a una finta idea di miglioramento, produrremo unicamente spazzatura.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Filosofia e tecnologia
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La scelta migliore è quella di fare un passo indietro ( Mario Farinella )
                        
 
                        - 
                                            
                          
Il vero schiavo della caverna delle illusioni di Platone non è colui che poi si ribella, il vero schiavo è colui  che non si ribella e protegge il suo carceriere. Viviamo all’interno di una caverna chiamata Facebook, dei social, di Internet,  credendo di essere cittadini del mondo. Gli individui hanno smesso di pensare, hanno unificato i propri comportamenti , come robot compiono gesti e movenze in cerca di approvazioni.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Filosofia e tecnologia
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La società della trasparenza, un libro di Han Byung-Chul
                        
 
                        - 
                                            
                          
La trasparenza è tema letterario e narrativo da sempre, oggetto di dissertazioni dotte e intellettuali sulla pretesa tutta moderna di rappresentare se stessi e vedere al tempo stesso l'intimità delle persone con cui si interagisce. Oggi la trasparenza è oggetto di grande interesse e trattazioni da parte di coloro che hanno dimestichezza con la trasparenza della Rete e con la pratica trasparente che caratterizza i numerosi social network come spazi di comunicazione e relazione sociale. La trasparenza di cui parla Byung-Chul Han non è invisibile, è praticata e suggerita da Facebook ed è direttamente funzionale al controllo politico e sociale che caratterizza la fase attuale di evoluzione della nostra società capitalistica e tecnologica. E' una trasparenza che dà l'illusione della chiarezza, della facilità di comprensione o di intuizione del senso o del significato, della socialità e della condivisione  ma in realtà è oggi alla base della costruzione di nuove distopie che si stanno realizzando grazie alle nuove tecnologie e a chi le sta producendo e gestendo.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Tecnobibliografia
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Da leggere - Must read
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La solitudine del social networker e nuove conversazioni umane
                        
 
                        - 
                                            
                          
La realtà è fatta di selfie e di profili inanimati, oggetti molto virtuali capaci di allontanarci da legami autentici, con noi stessi e con gli altri e di produrre grande solitudine. Google e Facebook sono spazi perfetti per sperimentare la nostra pigrizia e ricerca di comodità. Questa è la condizione umana dell’era digitale fornita da Sherry Turkle nel suo nuovo libro Reclaiming Conversation
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Tabulario
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La solitudine del social networker
                        
 
                        - 
                                            
                          
Siamo quasi sette miliardi ma sempre più soli. Le tecnologie mobili e sociali e le applicazioni di social networking hanno moltiplicato i contatti tra le persone ma non sono ancora riuscite a sostituire la potenza di uno sguardo, la valenza di un gesto, il contatto faccia a faccia e le molte emozioni scatenate dai sensi e dagli affetti. Avvertiamo tutti le potenzialità delle nuove tecnologie ma anche il rischio di maggiore isolamento, senso di solitudine e di nuove angosce.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Tabulario
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La solitudine del social networker
                        
 
                        - 
                                            
                          
Siamo quasi sette miliardi ma sempre più soli. Le tecnologie mobili e sociali e le applicazioni di social networking hanno moltiplicato i contatti tra le persone ma non sono ancora riuscite a sostituire la potenza di uno sguardo, la valenza di un gesto, il contatto faccia a faccia e le molte emozioni scatenate dai sensi e dagli affetti. Avvertiamo tutti le potenzialità delle nuove tecnologie ma anche il rischio di maggiore isolamento, senso di solitudine e di nuove angosce.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Tecnobibliografia
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Libri di C. Mazzucchelli
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La tecnica ci mangia l’anima
                        
 
                        - 
                                            
                          
Segnaliamo una intervista del 2019 a Umberto Galimberti pubblicata sul quotidiano Il Dubbio. Il filosofo riflette sulla relazione uomo-macchina a partire dal punto di maggiore razionalità raggiunta, anche grazie alla tecnologia, da Homo Sapiens. Al centro della riflessione c'è il ruolo della tecnologia nella realtà del terzo millennio e nella vita e i suoi effetti. Si parla di algoritmi ma ciò che sembra interessare più di ogni cosa il filosofo è quanto il mito antropocentrico dell’uomo che comanda la tecnica, considerata estensione delle sue facoltà, del suo Io, si sia ormai rovesciato nel contrario. E la conclusione di Galimberti non è certo ottimista, anzi il suo pessimismo si condensa nel suo affermare che "non c’è più speranza".
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Filosofia e tecnologia
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La tecnica è da sempre una forma di mediazione col mondo, con tutte le sue contraddizioni e biforcazioni.
                        
 
                        - 
                                            
                          
Lo smartphone è il dispositivo più biopolitico dell’era contemporanea ed è la principale componente di un universo di oggetti connessi in vertiginoso aumento. Siamo sempre infatti sempre più immersi nel mondo dell’internet degli oggetti una Bioipermedia, un insieme di bios/biopolitica e ipermedia, uan delle attuali dimensioni della mediazione tecnologica. 
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Blog
                                                        
                                                            /
                                                            
                                                        
                                                     
                                                
                                                
                                                                
                                                  Filosofia e tecnologia
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
                        - 
                          
                          La tecno-obesità  della quarta rivoluzione industriale
                        
 
                        - 
                                            
                          
Scrive il professore Lelio Demichelis che la pervasività tecnologica (tecnologia da ogni parte e APP per ogni situazione) ha portato alla tecno-obesità, una propensione alla bulimia da gadget tecnologico e social network capace di produrre effetti collaterali e conseguenze negative delle quali non siamo neppure consapevoli. Con le sue innovazioni affascinantecnologica ti, incessanti e desiderabili e interconnettività della Rete (tutti doverosamente connessi) abbiamo finito per sottostare alla volotà di potenza della tecnologia condividendone i suoi disvalori. Nel frattempo cadiamo vittime di surplus informativi e cognitivi che ci stanno saturando la mente e il corpo.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  Tecnobibliografia