Non so voi ma io sento crescere un grande bisogno di tranquillità (“l’Infinito silenzio” e la “profondissima quiete” di Leopardi), di SILENZIO, non legato all’umore e nemmeno al capriccio, non artificioso e tantomeno compiacente ma prudente, disincantato, politico. 
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  TECNOCONSAPEVOLEZZA