Le nuove tecnologie indossabili come Google Glass, HoloLens e Oculus Rift con le loro applicazioni di realtà aumentata non fungono solo da display su cui rappresentare in modo virtuale e aumentato la realtà circostante ma si sostituiscono all’occhio umano, lo inglobano come semplice elemento e funzione di un programma e di una protesi. L’occhio teso nell’obiettivo o sul display di una macchina fotografica digitale per rubare una foto all’interno di un’esposizione, è sostituito da una protesi tecnologica incarnata dotata sia di display che di fotocamera. Ne consegue una maggiore informazione (aumentata) ma anche una capacità (umana) diminuita e privata dalle possibilità e imprevedibilità offerte all’occhio e alla percezione umana da ogni situazione ambientale o esperienza umana materiale.
                          
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