I giochi non sono fatti una volta per tutte: il cervello è duttile e nei bambini apprende ancora rapidamente. A noi adulti la responsabilità di contribuirvi in modo adeguato e l’opportunità questo Natale di fermarci a scambiare doni. Cerchiamo di concederci quindi una esperienza relazionale piena e profonda, fatta di balocchi, attenzione e tempo, soprattutto tempo: un tempo dedicato non frettoloso, partecipato in una gratificazione condivisa, nel quale starci dentro con emozioni, gesti, sguardi, espressioni e sensazioni corporee. Una sosta salutare anche per l’ansia pandemica.
                          
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