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                          Si parla di privacy, si riflette sugli effetti della tecnologia!
                        
 
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Un articolo pubblicato sul Guardian mette in guardia dall’invasività e dall’uso della tecnologia che aziende private e agenzie pubbliche fanno,  per avere accesso alle nostre  informazioni private e personali. Un avvertimento che il filosofo francese Paul Virilio sta lanciando inascoltato da molti anni e che conviene ricordare.
                          
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                          Programmiamo per non essere programmati nel Grande Presente (The Big Now)
                        
 
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Programma o sarai programmato è uno dei numerosi testi con cui Douglas Rushckoff si è fatto conoscere ad un pubblico ampio di lettori che hanno intrapreso con lui una riflessione critica della tecnologia e dei suoi potenziali effetti sui modo di pensare e di agire delle persone. Il suo libro più recente 'Presente continuo' offre una riflessione sul futuro che, grazie alla tecnologia, non solo è arrivato ma si è fuso con il presente scomparendo. L'ansia del qui e ora e dell'eterna connessione sta condizionando la nostra vita privata e lavorativa e modificando il rapporto tra tecnologia, cultura e vita quotidiana.
                          
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                          Mercato tecnologico: il bene e il male di una rivoluzione in atto
                        
 
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Se si guarda al mercato al consumo dei prodotti tecnologici nessuna valutazione negativa sembra ormai possibile. Le nuove tecnologie hanno cambiato la vita delle persone e offerto a tutti innumerevoli nuove opportunità. Se si presta attenzione agli effetti emergono però le preoccupazioni legate agli effetti di una rivoluzione che stanno evidenziando i suoi limiti e manifestando i rischi potenziali ad essa associati.
                          
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                          Tecnonativi e tecnologia
                        
 
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Il termine di nativi digitali è applicato a persone cresciute con le tecnologie digitali, a partire dagli anni 80, persone che non provano alcun disagio a manipolarle e a interagire con esse. Gli studiosi hanno raggruppato i tecnonativi in tre categorie o gruppi diversi: i ragazzi da 0 a 12 anni definiti come nativi digitali puri, quelli tra i 14 e i 18 anni definiti come Millennial e quelli tra i 18 e i 25 denominati nativi digitali spuri.
                          
                                                Si trova in
                                                
                                                                
                                                  MISCELLANEA
                                                        
                                                     
                                                
                          
                         
                      
                      
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                          Rischi connessi al tecno-attivismo: una conversazione con…
                        
 
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C’è scritto: “E qui sta il rischio che stiamo tutti vivendo...”.
Questo ammonimento, che a fine capitolo tuona come una minaccia biblica, è denso di significato. Lasciato a mezz’aria assume il segno rivelatore di un bisogno impellente: quello di prendere aria, di dover riprendere fiato per poter riguadagnare quota - e di un richiamo. Il rischio impone una pausa di riflessione; ed è un invito implicito a raccogliere la sfida.
                          
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