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Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello!
BIBLIOGRAFIA DI TECNOLOGIA - Nicholas Carr, paragona la capacità di crescita dell’intelletto a una vasca da bagno che viene riempita, a poco a poco, da un ditale. La lettura del libro "Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello!" suggerisce molteplici spunti, tutti utili per una riflessione sul Web e su Internet come canali multiuso tramite i quali passano gran parte delle informazioni. Internet rischia di diventare un gioco e come tale può essere analizzato.
Si trova in Tecnobibliografia / Da leggere - Must read
Internet degli oggetti
Una rivoluzione tecnologica permanente sta creando nuovi ecosistemi costituiti da dispositivi e oggetti inter-net connessi. Smartphone, tablet, e-reader, console, ma anche auto, case, contatori e frigoriferi, tutti in grado di comunicare e interagire
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Internet è il nemico di Julian Assange
Il titolo in italiano è molto creativo, anzi sbagliato! Per Assange Internet non è il nemico, lo è chi ne fa un uso finalizzato al dominio e al controllo. Internet è anche uno strumento potente di libertà come dimostra la stessa Wikileaks. Il libro non ha un valore particolare, è una semplice chiacchierata tra persone che si conoscono tradotta in una operazione commerciale. È menzionato tra i libri da leggere perché suggerisce una riflessione sulla informazione libera, sulla libertà di espressione, sulle censure esistenti e quelle più pervasive che verranno e sollecita agli utilizzatori superfiiali delle tecnologie odierne nuovi approfondimenti e conoscenze.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Internet e l’io diviso (Quartiroli Ivo)
Internet e la Rete non sono semplici strumenti tecnologici e mediali ma una somma di tante cose con un impatto pesante sulla vita delle persone, anche quella interiore. Il libro di Quartiroli invita tutti a riflettere su Internet anche da un punto di vista spirituale a partire dal ruolo che ha assunto nel caratterizzare la nostra psiche e il nostro benessere, influenzando il modo in cui viviamo ma anche i nostri stati d'animo, le emozioni, i pensieri e la nostra anima. Siamo soliti cercare di capire cosa possiamo fare con la tecnologia, oggi è tempo di occuparsi degli effetti che la tecnologia ha su di noi.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Internet e new Media: un forte bisogno di Utopia per immaginare il futuro
Per i più l’utopia è qualcosa che non esiste o non è facile da realizzare. In realtà essa ha molte facce e molti significati. Anche quando l’utopia ha preso le sembianze di Internet e dei mondi virtuali e liberi da essa prefigurati. Google, Facebook, Apple sembrano oggi un’utopia realizzata. In realtà sono solo una delle due rappresentazioni dicotomiche con cui si guarda all’utopia (Cyber-Utopia) di Internet . E non tutti sembrano condividerla. Anzi forse non bisogna farlo!
Si trova in Blog / Tabulario
Internet e poi? (Wolton Dominique)
Un libro datato che merita una lettura per ripercorrere una parte della storia di Internet ormai sconosciuta perché lontana e per scoprire come molte delle riflessioni critiche correnti affondino le loro radici in pensatori poco conosciuti ma che hanno contribuito con il loro pensiero e lavoro di ricerca a mantenere accesi i riflettori su come le tecnologie abbiano e stiano cambiando il mondo.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Internet è un sesto continente elaborato dal bisogno dell'uomo di superare le difficoltà
È un sesto continente trasversale nel senso che ciascuno degli abitanti di questo nuovo mondo appartiene anche a uno degli altri cinque. Credo che ciascuno debba decidere in coscienza se vuole interagire o no con esso ma, una volta che ha dato una risposta positiva, bisogna sì che si muova con cautela ma sapendo anche che non è una minaccia ma un'enorme opportunità,.
Si trova in Blog / Religione e Tecnologia
Internet non salverà il mondo (Morozov Eugeny)
Eugeny Morozov continua anche in questo testo la sua riflessione critica e tecno-cinica sulla tecnologia criticando la centralità di Internet e la possibilità di risolvere tutti i problemi politici e culturali attraverso la tecnologia. Criticato da molti come responsabile della criminalizzazione della tecnologia, Morozov se la prende con i rappresentanti del mondo tecnologico come Jeff Bezos di Amaxon, Eric Schmidt di Google, Reid Hofman di Linkedin, Gordon Bell di Microsoft ma anche con molti cyber-intellettuali responsabili dell'attuale celebrazione acritica e superficiale della tecnologia. Sotto il mirino finiscono anche i Big Data con il loro lato oscuro e algoritmi legati alla sorveglianza e alle tecniche di social engineering.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Internet non salverà il mondo
BIBLIOGRAFIA DI TECNOLOGIA - Evgeny Morozov esplora il "lato oscuro della rete" e ci racconta perché internet non può essere, come molti sono portati a credere, la soluzione di tutto. Il giovane studioso mette in discussione la teoria della libertà assoluta della rete che, secondo lui, è diventata innanzitutto dominio incontrastato di colossi come Google e Facebook, che ne fanno quello che vogliono. Il cyberutopismo, la fede totale e assoluta nei confronti della comunicazione digitale, nasconde ambiguità e pericoli: questo saggio chiama tutti noi a un uso responsabile e critico di internet.
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Internet va considerato come un vero e proprio spazio pubblico ( Marco Bastianelli )
“In primo luogo, [...] ogni cosa che appare in pubblico può essere vista e udita da tutti e ha la più ampia pubblicità possibile. Per noi, ciò che appare - che è visto e sentito da altri come da noi stessi - costituisce la realtà […]. La presenza di altri, che vedono ciò che vediamo e odono ciò che udiamo, ci assicura della realtà del mondo e di noi stessi […] In secondo luogo, il termine “pubblico” significa il mondo stesso in quanto è comune a tutti e distinto dallo spazio che ognuno di noi vi occupa privatamente [...] La sfera pubblica, in quanto mondo comune, ci riunisce insieme e tuttavia ci impedisce, per così dire, di caderci addosso a vicenda” (H. Arendt, Vita Activa. La condizione umana, 1958, II.7).
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia