L'elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti ha prodotto un'interessante riflessione sulla verità e sulla crescente difficoltà a distinguerla dalla falsità. Per alcuni il problema è Facebook che fa da veicolo e propagatore di bufale e notizie false. Per altri il problema è filosofico e sociologico, e concerne una società incapace oramai di distinguere tra i fatti e la finzione, tra il vero e il falso. Più che di Facebook, la responsabilità è probabilmente della politica e dei suoi rappresentanti attuali. Chi sta seguendo il dibattito sul referendum costituzionale ne ha una plastica fotografia fatta di immagini mai definite, piene di ombre e chiaroscuri e con personaggi che cambiano faccia ad ogni folata di vento.
                          
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